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Sezione di Centa San Nicolò

Sezione di Centa San Nicolò

Comune di Centa San Nicolò.

Prot. N° 2030 del 23 Agosto 1996

OGGETTO: Adesione al Gruppo Folkloristico di Caldonazzo

Egregio Signor Stenghel Renzo

Con la presente comunico che questa Amministrazione Comunale ha aderito al Gruppo Tradizionale Folkloristico di Caldonazzo mediante costituzione di una sede in questo Comune, sede che viene messa a disposizione del Gruppo direttamente dall'Amministrazione Comunale.

E' gradita l'occasione per porgere distinti saluti

Il Sindaco Pradi geom. Stefano

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La Sezione è stata Istituita il 23 agosto 1996 da Renzo Stenghel Presidente e Fondatore del Gruppo Tradizionale Folkloristico di Caldonazzo.

La Sezione fa parte attiva del Gruppo Tradizionale Folkloristico di Caldonazzo con sede legale a Caldonazzo Via della Villa, 02 ed è diretta dal Presidente in carica.

I Coordinatori Nominati sono:

  1. Andrea Campregher dal 23 agosto 1996 al 23 agosto 2001;
  2. Agnese Agostini Menegoni dal 23 agosto 2001 aL----------

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Piccolo museo della scuola Diretto dalla maestra Agnese Agostini Menegoni

Aperture al pubblico:

Domenica 13 luglio 2008 dalle ore 10.30 alle ore 12.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.30;

21 Aprile 1995 Richesta Costituzione Sezione Centa San Nicolò

Il Gruppo Folk chiede al Sindaco di poter costituire una propria Sezione a Centa San Nicolò.

Costituzione Sezione di Centa San Nicolò

IL COMUNE DI CENTA SAN NICOLO'.

Centa San Nicolò è un comune di 565 abitanti della provincia di Trento.

Centa San Nicolò è uno dei più grandi comuni come estensione del territorio: non è infatti un'unico paese, come Vattaro, o Caldonazzo, ma un insieme di piccoli masi, piccole frazioni, che coprono tutto il versante orientale della Vigolana. La storia di Centa S.Nicolò affonda nelle radici della storia di Trento. Quando il Principe Vescovo Vanga fece chiamare, nel XII secolo, alcuni coloni Bavaresi, per tenere aperta una via commerciale tra Trento e gli Altipiani di Lavarone e Folgaria. Questo coloni fondarono il primo nucleo in un piccolo maso, ora inglobato da altri, e chiamarono questa loro abitazione col termine di "cinta" da cui poi derivò "Centa". Per "cinta" si intendeva la recinzione che proteggeva il maso e che lo difendeva da lupi, orsi ed altri sgraditi ospiti. Man mano che i secoli passarono, la strada si ampliò, venne fondato un vero e proprio paese e fu aperta anche una strada che portava a Caldonazzo: vari masi, tra cui Campregheri, la Strada e altri sorsero ai lati di questa strada, che tutt'oggi esiste ancora. La devozione al santo Nicola da Bari va dovuta al periodo della peste, quando l'intero paese chiese aiuto al santo e fu miracolosamente non toccato dalla peste che flagellava l'Europa intera. Durante la prima guerra mondiale i tedeschi costruirono una strada sul fronte opposto della vallata, scavando nella nuda roccia, per collegare Caldonazzo agli altipiani. A proposito della prima guerra mondiale, narrano le storie popolari che i cannoni italiani installati sugli altipiani, che rimbombavano per tutta la vallata, non riuscirono mai a colpire la ferrovia della valsugana, che collegava Trento a Padova. Ancora oggi in località Campregheri si possono trovare delle piccole fortificazioni risalenti alla prima guerra mondiale, come sparsi qua e là su tutto il territorio comunale ci sono numerose trincee, abbandonate. Dopo la prima guerra mondiale, durante il quale tutti i masi e frazioni furono attraversati e depredati dall'esercito italiano, notevole è la testimonianza a Campregheri, nella chiesa costruita dai paesani, che fu usata come stalla dall'esercito.

Museo della scuola di Centa San Nicolò

Articolo de IL TRENTINO 27 Settembre 2006, 45 Provincia

CENTA S. NICOLO’. Sono trascorsi alcuni anni, da quando nella quinta elementare di Centa San Nicolò, gli alunni, guidati dai loro insegnanti, hanno avuto la possibilità di percorrere idealmente la storia dell’istruzione elementare del Trentino e del proprio paese dalle origini ad oggi. È stata un’ occasione per ripensare e fissare su cartelloni i primi passi dell’istruzione. Hanno iniziato dall’epoca quando erano i sacerdoti che aiutavano i ragazzi dopo le funzioni religiose nei primi passi verso il leggere, lo scrivere ed il far di conto. In seguito nasceva la scuola con un unico maestro che accoglieva fino ad un’ottantina di alunni in un unico stanzone disadorno e, riscaldato d’inverno, solo con la legna portata da casa. Per l’insegnante pochi sussidi didattici, una lavagna e dei gessetti, e, per gli alunni un unico libro privo di illustrazioni, un solo quaderno con le pagine contate ed un’asticciola con pennino che era un’arte far scorrere sul foglio senza lasciare macchie. Ora quella documentazione, sostenuta da date, metodi d’insegnamento, nomi di maestri, situazioni particolari, fotografie ed altro è esposta su tre pareti in un piccolo locale situato nell’ex “caseificio” in piazza Enrico Weiss. Completa il tutto, una serie di banchi in legno, anni ’30, recuperati nella scuola elementare di Caldonazzo. Un banco con sedili ribaltabili, recuperato presso l’istituto comprensivo di Levico Centro, anno 1910. E ancora una lavagna del tempo, dei sussidi didattici per l’insegnamento della matematica, un tavolino, dei duplicatori ad alcool, vecchie carte geografiche, quaderni, libri e piccoli oggetti. E il materiale esposto è solo una piccola parte di quanto è stipato nel sottotetto dell’“ex caseificio” di Centa e che sarebbe auspicabile trovare un locale adeguato per la sua collocazione. È un sicuro riferimento storico che altrimenti andrà perduto e con esso parte di quella Centa che è patrimonio più dei bisnonni che degli attuali nonni. C’è quindi da sperare che l’amministrazione comunale trovi la possibilità di venire incontro, come si conviene, ad una proposta culturale di così considerevole spessore, che sicuramente sarebbe una “ricchezza” per l’intera comunità. (l.b.)

1997 La Tradizione dell' Incenso Benedetto

Dicembre 1997 Recita presso i teatro di Cena

1998 Articolo Centa San Nicolò

18 gennaio 1998

Da Vita Trentina

Articolo di Agnese Agostini Menegoni

IL LIBRO

VOCI DAL MONDO DELL' EMIGRAZIONE

Agnese Agostini Menegoni

Pagine di storia e costume della comunità di Centa San Nicolò e di Caldonazzo.

LA GRANDE FESTA AI FRISANCHI

SI RINGRAZIANO TUTTI I FRISANCARI PER L'AFFETTO E LA DISPONIBILITA' DIMOSTRATI.
UN GRAZIE PARTICOLARE ALLA FAMIGLIA RICCARDO E NIDIAM MENEGONI.

ARTICOLO DEL GIORNALE IL TRENTINO
CRONACA DELLA VALSUGANA E PRIMIERO PAG. 37
MARTEDI’ 18 LUGLIO 2006
DI MARIO PACCHER