GENTE E TRADIZIONI CALDONAZZESI !
FOLKALENDARIO
LA FONDAZIONE DEL GRUPPO FOLKLORISTICO
"AMICARMONICA"
"Amici dell'Armonica a bocca" è un’associazione fondata con lo scopo di promuovere e divulgare la conoscenza di questo strumento musicale oggi poco considerato e relegato ad un uso molto marginale e dilettantesco.
Nasce nel 2006 da un'intuizione di Renzo Stenghel (Fondatore Presidente del Gruppo Tradizionale Folkloristico di Caldonazzo) come Sezione annessa allo stesso Sodalizio e con la collaborazione
Sez. Centa S.Nicolò
Comune di Centa San Nicolò.
Prot. N° 2030 del 23 Agosto 1996
OGGETTO: Adesione al Gruppo Folkloristico di Caldonazzo
Egregio Signor Stenghel Renzo
Con la presente comunico che questa Amministrazione Comunale ha aderito al Gruppo Tradizionale Folkloristico di Caldonazzo mediante costituzione di una sede in questo Comune, sede che viene messa a disposizione del Gruppo direttamente dall'Amministrazione Comunale.
E' gradita l'occasione per porgere distinti saluti
Il Sindaco Pradi geom. Stefano
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Museo
GTF Piccolo Museo "Panizaro".
NOTA: E’ sempre possibile visitare il piccolo museo popolare prenotando
( num. 3283150308 o 3405345941) - maxciola@alice.it
Caldonazzo (Trentino).
Caldonazzo ieri:
Residui dei Castellieri della Polla e dei Lunari, dove fu rinvenuta un'ascia di bronzo, testimoniano un insediamento umano assai remoto. Posto su un ramo della Via Claudia Augusta Altinate, fu stazione romana. Si rinvennero, infatti, tombe, monete, ceramiche romane e il di un sarcofago paleocristiano del VI secolo. Compreso nel Principato vescovile di Trento, ebbe signori propri. Nel 1201 Geremia e Alberto di Caldonazzo eressero il Castello di Caldonazzo al Monte delle Rive. In seguito fu abitato dal celebre Siccone.
I signori di Caldonazzo, che dal castello nuovo si chiamarono di Castelnuovo, riuscirono a diventare praticamente i padroni della Valsugana resistendo
agli Scaligeri (1321), ai Conti del Tirolo, ai Carraresi di Padova. Sottomisero Brenta nel 1397 ed altri comuni vicini, ma agli inizi del XV secolo furono scacciati da Federico d'Austria, che nel 1424 ottenne dal vescovo l'investitura di Caldonazzo. Nel 1461 il castello e Giurisdizione furono acquistati da Giacomo Trapp che costruì il nuovo castello sul luogo dove prima si teneva la giustizia.
La posizione di Caldonazzo vicina al confine italiano vede il paese interessato da numerosi interventi bellici difensivi allo scoppio della prima guerra mondiale. I resti del Castello alle Rive furono fatti saltare dagli Austriaci per costruire la linea "Hotzendorf'. Il 5 giugno 1915 il paese venne evacuato. L'attività agricola ha sempre rappresentato l'economia prevalente. Castagne e vino erano i principali prodotti, esportati anche a Vienna. Era presente pure una buona attività serica e un turismo di vecchia data.